venerdì 4 dicembre 2009

Treccia aperta all'arancia con crema di mandorle di " Adriano Continisio" con lm

Ciao a tutti... è diversi mesi che sono assente, non sono più riuscita a postare nulla per via del troppo lavoro che mi ha quasi rubato l'anima, e quel poco tempo che mi rimaneva, l'ho dedicato a studiare e a saperne di più sul lievito madre. Mi è stato regalato un pezzetto molto vecchio, ha un buonissimo profumo e mi ha ridato la voglia e la carica di usarlo per qualcosa di speciale.

Guardando sui vari blog mi è caduto l'occhio sulla treccia aperta all'arancia con crema di mandorle di Adriano . E' stato amore a prima vita, e ho rifatto la ricetta usando il mio lievito madre. Così il mattino ho iniziato a fare il primo rinfresco per attivarla.
Ho preso un pezzetto di lm, l'ho messo a bagno nell'acqua tiepida ( metà del peso del lm) con una puntina di miele, l'ho spezzettata, l'ho fatta sciogliere e impastato il tutto con la farina Manitoba (lo stesso peso del lm)


Ho lasciato lievitare a temperatura ambiente. Dopo pranzo ho rifatto lo stesso procedimento, e ancora un altro, verso le 18. Passate 3 ore circa era ben attivo e pronto per l'impasto.
Di tutto l'impasto ne ho preso un pezzo di g.200 e l'altro l'ho riposto in frigo.
Ho iniziato ad impastare gli ingredienti nello stesso procedimento che ha ben spiegato Adriano , ho solo messo meno farina e appena una puntina di lievitio di birra, per essere più sicura della riuscita... :-)
Gli ingredienti sono gli stessi.


Ingredienti:
g. 200 di lm

g. 150 farina Manitoba

gr. 150 farina "o"

gr. 150 latte

gr 80 zucchero

gr.100 burro

gr 60 di scorsetta di arancia candita

2 uova
2 tuorli
gr 6 di sale
gr 2 di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio di Cointreau
mandorle a filetti



Crema di mandole:


gr 80 farina di mandorle
gr 80 burro morbido
gr 80 zucchero
gr 8 amido di mais
1 albume
1 cucchiaino di amaretto
1 pizzico di sale




Procedimento

Con un tritatutto, ridurre in una pasta morbida la scorza di arancia, con 20 gr di burro.
Si sioglie nel latte tiepido con un cucchiaino di miele il lm e il lievito di birra, si uniscono una alla volta le uova alternandole con una spolverata di farina, poi zucchero e ancora farina, e unire gli ultimi due tuorli con il sale.
Quando si è ben amalgamato il tutto, uniamo la pasta d' arancia e in seguito il burro appena morbido, un pò alla volta. Infine coliamo a filo il liquore.
Io ho impastato tutto a mano, è un pò più faticoso!! Con l' impastatrice è tutta un'altra cosa! Con delle leggere spolverate di farina, poca alla volta, la massa deve risultare morbida , elastica e ben incordata.
Formare una palla e mettere a riposare per un'ora.
Nel frattempo prepariamo la crema, amalgamando a freddo tutti gli ingredienti. Rovesciamo l' impasto sulla tavola infarinata, stendiamo un rettangolo e pieghiamo in tre come la sfoglia.
Ristendiamo in un rettangolo di cm. 30 x 80.
Spalmiamo la crema, lasciamo un centimetro libero (dove pennelleremo con un albume), sui lati corti ed uno lungo. Si può aggiungere arancia candita o gocce di cioccolato. Arrotoliamo sigillando bene i bordi.
Tagliamo in due il rotolo

Tagliamo ancora in due ogni rotolo per lungo, lasciando l'inizio attaccato.
Poniamo i capi in un foglio di carta forno. Incrociamo per ottenere una treccia a 4 capi.....si girano con i tagli sopra, bisogna essere veloci, può uscire la crema ..."quì e stata una tragedia.... non riuscivo a intrecciare... poi alla fine ho fatto a caso aggiustandola con le mani :-)" Forse prima è meglio studiarsi i movimenti su questo video

Poniamo la treccia su di una placca da forno, copriamola con la pellicola e lasciamola radopiare in un luogo caldo. Come già sappiamo, la lm mette un pò piu di tempo a lievitare.

Prima di infornare distribuiamo le mandorle a scaglie e cuociamo a 180° per circa 40'




martedì 30 giugno 2009

I miei ravioli "spinaci e ricotta"

Il ripieno dei ravioli cambia da regione a regione, da famiglia a famiglia, gli ingredienti che li compongono caratterizzano il loro gusto particolare, gradevole e sicuramente buono.
Mi piace farli, ma il tempo è sempre poco. Sono andata al mercato per trovare qualche oggetto che mi facilitasse il lavoro e mi è caduto l'occhio su questo piccolo attrezzo," ma sicuramente utile...!!!!...."

Le rondelline segettate si regolano a seconda della misura che si scieglie.

Pensando...."come posso fare per avere un ottimo risultato in poco tempo????? "

Così ho eseguito questo procedimento.

Ho impastato 9 uova con farina di grano duro, un cucchiaio di olio evo, un pizzico di sale, formare una palla liscia, si lascia riposare in frigo per circa mezz'ora.

"Ora quì in presenza di tutti devo confessare un segreto .....non sò fare la sfoglia!"
Ho usato la macchina Imperia per stendere la pasta si formano delle strisce non molto sottili.
Così ho preso la metà della striscia e da una parte con l'atrezzo ho fatto i segni sotto che definiscono i quadrati dove ho messo il ripieno e ho bagnato i bordi con l'uovo battuto


Pulire bene gli spinaci lavandoli in abbondante acqua, e lessarli per pochi minuti . Dopo averli strizzati bene, metterli nel tritacarne, così vengono più sottili e si amalgano meglio con la ricotta. Alcuni preferiscono la ricotta di pecora, dal sapore più deciso, io ho usato quella di mucca, perchè è più leggera.

Ingredienti per il ripieno

9 hg. di ricotta
4 hg. di spinaci ben strizzati
1 mozzarella(maccinata sottile nel tritacarne)
2 hg. di parmiggiano
un cucchiaio scarso di noce moscata
sale e pepe qb.

Poi con la sacca a pocs ho messo il ripieno...

...ho coperto con l'altra metà...

...con le mani ho schiacciato per far aderire bene la pasta...

..con le rotelline ho ritagliato trà un ripieno e l'altro......

...si toglie poi la pasta in eccesso........

...e il gioco è fatto.....i ravioli sono pronti per essere conditi......

"io li faccio con un sugetto di verdure ...leggero e gustoso......
....ma questo ve lo diro la prossima volta"

Io li faccio con questo sughetto qui

venerdì 26 giugno 2009

Alici "un' iniezione di omega 3 ..."


"Dobbiamo mangiare pesce!!!", ci ripetono continuamente....."il pesce azzurro, è ricco di grassi polinsaturi omega 3!!!" sono maggiormente presenti in misura del 20% nel periodo estivo.
Le alici si trovano fresche e in abbondanza tre volte alla settimana sono veloci da pulire......vedere quì nel forum di Conquinaria, ma quasi tutti i pescivendoli, te le puliscono.
Cosi non si fa altro che preparare un trito di : 5 fette di pancarrè, prezzemolo (a me piace abbondante....perchè ha molte propietà..) un pò di parmiggiano, uno spicchio d'aglio, pinoli, sale, olio evo.

Ho messo il tutto nel rabot, si frulla appena due o tre secondi e l' impasto è pronto, non deve essere molto fine...


Si riempono le alici già spinate, in forno sotto il gril per appena 8 minuti, si girano per farle rosolare anche dall'altra parte, devono risultare croccanti.
Poi ciascuno li può riempire con quello che preferisce.


E un piatto veloce, povero, ma ricco..... di omega3!!!!!!

lunedì 15 giugno 2009

Cannelloni di carne


Quando i miei figli ritornano a casa è il piatto che preferiscono, SONO I CANNELLONI DI CARNE, ricordano la loro infanzia, il calore della famiglia, lo stare tutti insieme a tavola a chiacchiere....
Ingredienti :
Ragù per il sugo
300 g di macinata di vaccina
2 salsicce
un pezzo di gambuccio di prosciutto dolce
passata di pomodoro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
400 g. di brodo vegetale
trito di sedano, carota, cipolla
sale, pepe, qualche foglia di basilico, noce moscata qb.
Ripieno
300 g carne di chiarina un pezzo intero
400 g carne di maiale (tenera, tipo arista ) un pezzo intero
400 g mortadella
300 g prosciutto dolce
200 g parmmiggiano
 4  uova
noce moscata
pepe (non metto sale)
La sfoglia
800 g metà farina e metà di semola di grano duro
8 uova
Besciamella
1 litro di latte
3 cucchiai scarsi di farina
un pezzo di burro
sale noce moscata qb.
Per l'assemblaggio del piatto
Formaggio
Mozzarella
Burro

Procedimento
Impastare la farina con le uova, menando con forza, formare una palla e farla riposare una mezz'oretta in frigo. Nel fra tempo si può preparare il sugo.

In una pentola mettere dell'olio, unire un trito di sedano, di carota e di cipolla e dopo qualche secondo il gambuccio tagliato a pezzi, le salsicce spellate e la carne trita, far rosolare bene.

Il tutto si mescola e si sminuzza, "fino a che non si ha l'impressione che si stà  attaccando in pentola.......sprigiona di più il gusto e l'umore di tutti e tre i tipi di carne.

A questo punto sfumare con un buon bicchiere di vino e si lascia evaporare a fiamma allegra. Poi mettiamo la passata di pomodoro, il brodo vegetale, si lascia prendere il bollore.
Il concentrato di pomodoro, sale, pepe, le foglie di basilico, una grattugiata di noce moscata, a questo punto abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere lentamente per circa un'ora e mezza.

Il ripieno si può preparare anche un giorno prima, prende più sapore.

Mettiamo a rosolare la carne a pezzi, arista e vaccina,  per qualche minuto con un po di olio , questi ultimi anni, ho preso l'abitudine di rosolare la carne sulla bistecchiera,basta poco, senza seccarla troppo.
Tritare i due tipi di carne, la mortadella e il prosciutto, 
Mettiamo il tutto in un recipiente capiente, uniamo le uova, il formaggio, la noce moscata, pepe, mescolare bene gli ingredienti,  per i miei gusti io non metto sale.

Ora si riprende la pasta la si stende, si fanno delle strisce sottili,  si lasciano asciugare, fino a che non si attaccano più,  si ricavano tanti rettangoli,  
8 cm  per 10...11 cm.
Un po' alla volta vengono cotti in acqua salata, si versano in acqua fredda salata e si mettono ad asciugare su di un canovaccio formando tanti solai fino ad esaurimento di tutti i rettangoli.
Preparare la besciamella: in un pentolino antiaderente far sciogliere il pezzo di burro, unire la farina e con una spatola di legno girare velocemente in modo da sciogliere bene i grumi, poi a filo unire il latte, salare e grattugiare un po' di noce moscata. Mettere sul fuoco e portare a bollore, deve restare abbastanza liquida.Si prende la mozzarella, si taglio tante piccole striscioline
"
e voi vi chiederete ha che servono..?....si mettono due pezzetti ai lati per sigillare l'estremità del cannellone per non far uscire la carne"


Ora assembliamo il tutto. Mettiamo il ripieno nel rettangolo di pasta, i due pezzetti di mozzarella e arrotoliamo. Mettiamo qualche fiocchetto di burro sul fondo di una lastrina, si riempe solamente un solaio di cannelloni, si cosparge sopra di sugo che in precedenza avevo passato togliendo tutta la carne.

Il sugo deve essere abbastanza liquido, poi irroriamo con la besciamella (non eccessivamente) spolveriamo con il parmiggiano, qualche fiocchetto di burro, si cuoce in forno a 180° per mezz'ora.

Un consiglio
"Per comodità si può preparare i cannelloni in anticipo, metterli in più solai divisi dalla carta forno in una lastrina alta e congelarli. Poi all'occorrenza si prende un solaio di cannelloni, quelli che occorre al momento, si mettono in un'altra lastrina, si può fare un sugo veloce di pomodoro, besciamella ed è subito pronto un " buon piatto
"

giovedì 11 giugno 2009

Seppie con piselli

Erano le ultime settimane di maggio.... c'èra un caldo "afoso" sopra i 30°, il mare era piatto. Quando è così , si pescano moltissime seppie e i prezzi si abbassano un pò, il periodo migliore per fare provvista per i prossimi mesi..

Il mattino di buon ora sono andata al porto, i pescatori erano arrivati da poco, il molo era pieno di gente che faceva la fila per comprare le seppie.

Anche io ne ho presi diversi chili...un pò più piccole per il sugo....più grandi per farle lesse per antipasto... alchune erano enormi, il pescatore mi ha consigliato di usarle in umido con i piselli o con i carciofi.

Loro te le puliscono li, in mare, tolgono la saccettina del nero, le sciacquano bene nell'acqua, così rimangono bianche e si possono congelare subito e non perdono la loro freschezza.

Ieri ho deciso di fare le seppie con i piselli, presi dalla mia contadina di fiducia. :)



E più facile togliere la pelle quando non sono del tutto scongelate, poi si tolgono bene le interiora, gli occhi, il becco, io con le forbici taglio anche le ventose dai tentacoli, in fine si sciacquano in acqua corrente e si asciugano un pò.

Si taglia a pezzi non molto piccoli.
In una pentola mettiamo l'olio, la cipolla tagliata fine, dopo qualche secondo uniamo la seppia a pezzi, e lasciamo rosolare bene, così che sprigiona tutto il suo sapore. Quando sentiamo che l'olio "sfrigola" un pò... sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco e si lascia evaporare velocemente.

Asciugato il vino. mettiamo un po di passata di pomodoro e un po' di concentrato, si aggiunge due dita di brodo vegetale, sale e pepe o peperoncino a piacere e si lascia cucinare lentamente,

Io ho l'abitudine di cucinarla nella pentola a pressione, così in un quarto circa è cotta,"attenzione a non far passare di cottura, poi diventa troppo molle e non è gradevole" unisco i piselli e faccio cucinare ancora per altri dieci minuti aggiungendo brodo se ne occorre.

Questo è un piatto semplice, delle nostre tradizioni anconetane... ma gustoso e alla fine, non dimenticate di fare la scarpetta con dei crostoni di pane abbrustoliti! :)

mercoledì 6 maggio 2009

La mia torta di fragole "light "



Questo è il mese delle fragole, si trovano in abbondanza, buonissime e ad un prezzo ragionevole... viene voglia di mangiarne tutti i giorni, bisogna aprofittare...

In occasione del compleanno di mio figlio e per una giornata trascorsa con gli amici ne ho fatte due, una ricoperta di fragole intere, l'altra con una salsa di fragole.


Io non riesco a cucinare cose che siano eccessivamente grasse, con molto burro o panna...o molto zucchero... questa torta è la mia preferita, perchè è davvero una torta di fragole "light"!!!!!
La base... un leggerissimo pan di spagna ricoperto da una delicata crema alla vaniglia fatta con poche uova e sopra tante fragole intere. Si può modificare mettendo una salsa di fragole.
Una notte in frigorifero la rende gustosa e gradevole.
Ingredienti:


Pan di spagna
2 cucchiai di acqua
2 uova
100 g di zucchero
50 g di farina
50 g di fecola
1 pizzico di sale
1 vanillina
1 cucchiaino di lievito in polvere

Crema (dosi per un contenitore di cm 30)
3 rossi
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di farina
3 bicchieri di latte
1 vanillina (io preferisco mettere nel latte bollente la bacca di vaniglia)

Salsa di fragole
500 g di fragole
80 g di zucchero
un decilitro di acqua
il succo di mezzo limone

Procedimento
Montare le chiare a neve con due cucchiai di acqua, aggiungere i rossi, lo zucchero, poi delicatamente per non smontare il tutto, la farina, la fecola, la vanillina e la dose.




Deve essere ben montato. Versare in una teglia di cm 28 o cm 30, dal bordino rialzato che quando e cotto si rovescia, ha un incavo che serve da letto per la crema.

Cuocerla in forno a 170° per circa 15 minuti, fare la prova dello stecchino, deve rimanere morbido, poi farlo raffreddare.

Nel frattempo preparare la crema: sbattere i rossi con lo zucchero, unire la farina, poi versare un pò alla volta il latte precedentemente bollito con la bacca di vaniglia. A chi non piace vedere i semi si filtra il latte in un pezzo di tela. La crema deve risultare un pò consistente.
(
Se usate il contenitore più piccolo da 28cm è sufficente la dose di 2 uova, 2 cucchiai di zucchero.......e cosi tutto 2.. )

Tagliare una parte delle fragole a pezzetti, meterli in una pentola con zucchero, del succo del limone, far bollire qualche minuto, poi frullare nel mixer, si deve ottenere una salsa liscia.

Il pan di spagna si gira sotto sopra e si bagna con la salsa di fragole. Poi si rovecia la crema e si stende con una spatola bene ai bordi.

Quì con la nostra fantasia si ricopre la crema, con tante fragole, precedentemente lavate, intere o a spicchi come ogniuno preferiscie. Per dare lucentezza alle fragole si fa sciogliere una piccola quantità di gelatina di fragole,io la faccio un pò liquida, con un pennellino la si passa sulle fragole.
Mettere in frigo, il giorno dopo e sicuramente migliore.



Se si preferisce ricoprire la torta con la salsa di fragole, fare a pezzetti le fragole, meterle in una pentola con zucchero, del succo del limone, far bollire qualche minuto, poi frullare nel mixer, ottenendo una salsa liscia. Lasciare fuori qualche fragole per le decorazioni. Usare 1/3 della salsa servirà per bagnare il pan di spagna, poi versare la stessa dose di crema.

Mettere a bagno 2 folgli di gelatina, ben strizzati, scioglierli nella salsa ancora calda. Far rafreddare un pò, versarla sulla crema, livellarla bene e decorare con le fragole lasciate intere, mettere in frigo.
"Se le crema e la salsa non sono molto dense, lasciarle 15 min. in congelatore prima di sovrapporre una sull'altra,"


Usando la stessa base, si può ricoprire di crema e variare con la frutta di stagione......ciascuno può esprimere la sua fantasia...!!



martedì 14 aprile 2009

Cannelloni con la ricotta e spinaci


Sono leggeri e delicati, a volte si preferiscono a quelli di carne. L'impasto per il ripieno meglio prepararlo in anticipo, perchè così prende più sapore.
Pulire bene gli spinaci lavandoli in abbondante acqua, e lessarli per pochi minuti . Dopo averli strizzati bene, metterli nel tritacarne, così vengono più sottili e si amalgano meglio con alla ricotta. Alcuni preferiscono la ricotta di pecora, dal sapore più deciso, io ho usato quella di mucca, perchè è più leggera.


Ingredienti per il ripieno
8 hg. di ricotta
3 hg. di spinaci ben strizzati
1 mozzarella(maccinata sottile nel tritacarne)
2 hg. di parmiggiano
1  uovo
un cucchiaio scarso di noce moscata
sale e pepe qb.


E difficile dare delle dosi giuste, io ho impastato 6 uova e mi è avanzato un pò di ripieno, me ne sono venuti 2 lastre grandi da 32 cannelloni. Si impasta: uova, farina, un cucchiaio di olio, un pizzico di sale, formare una palla e lasciarla riposare in frigo per circa mezz'ora. Si stende, formando delle strisce larghe non più di 12 cm (io ho usato la ma cchina per stendere la sfoglia).

Si lasciano asciugare un pò, poi si tagliano tanti rettangoli da circa 9 cm. Cuocerli per pochi minuti in acqua bollente salata, poi immergeli in una vaschetta d'acqua salata per farli raffreddare, dopodichè stenderli su un canavaccio.


Usando una sac a posc piena del ripieno, si formano i cannelloni arrotolando ad uno ad uno i rettangoli di pasta. Sul fondo della lastra si mette qualche fiocchetto di burro e si ricopre con della besciamella fluida. (Besciamella: si fa sciogliere un pezzo di burro, si unisce 3 cucchiai colmi di farina e piano , piano un litro di latte, sale, noce moscata e si porta a bollore.)


Io ho versato sulla besciamella anche un pò di sugo leggero senza carne, fatto con un pò di spezzatino e un pezzo grande di carne da umido che poi ho affettato per secondo.


Cospargere il tutto con del parmiggiano, qualche fiocco di burro e si mettere in forno caldo a 180° per circa 45 m.

lunedì 13 aprile 2009

La "gubana" di Adriano


[IMG_3965-1.JPG]
Questa è la gubana che ho provato ha fare guardando la ricetta di Adriano
Ho cercato di seguire passo , passo le sue spiegazioni, che sono chiare e precise.
L'unico problema è che io non ho l'impastatrice, impastando a mano il risultato è stato un pò scarso, la sua gubana è decisamente migliore....ma come prima volta mi posso accontentare.

Riporto solo le immagini della mia gubana , la ricetta non l'ho riportata, vedere sul link di Adriano sopra in alto.

Devo fare alcune considerazioni; la gubana che ho messo nella forma di carta forno, come insegna Adriano è venuta migliore dell'altra che ho messo in una forma di metallo. La cottura nella carta forno è stata uniforme, anche hai lati dando sostegno alla pasta senza afflosciarsi dopo la cottura.
L'altra, tolta la forma di metallo era meno cotta lateralmente e si è afflosciata.

venerdì 3 aprile 2009

Orecchiette con broccoletti


Nei miei primi piatti, che faccio quasi tutti i giorni, utilizzo sempre tanta verdura e sempre di stagione. I broccoletti, che abbiamo mangiato una volta a settimana per tutto l'inverno, stanno lasciando il posto ai caciofi , agli asparagi... la nuova verdura di stagione.

Ma dato che ancora si trovano freschi, oggi mi dedicherò a prepareare le mitiche orecchiette ai broccoletti!


Questa pasta, che tutti noi conosciamo bene, la posto per i miei ospiti stranieri che mi chiedono gli ingredienti, e il procedimento da seguire. Loro sono molto amanti della nostra cucina italiana e vorrebbero imparare qualche ricetta.

Procedimento:

Tagliare le cimette e metterle a bagno.
Scaldare l'acqua per la pasta.
Nel frattempo, in una pentola capiente, rosolare bene nell'olio quattro o cinque filetti di alici sott'olio a pezzetti, due spicchi di aglio, peperoncino.

Per dare più sapore le alici si devono disfare quasi come se si bruciassero.

Per la cottura della pasta e dei broccoli , c'è due metodi: conoscendo il tempo di cottura delle orecchiette che è di circa 13° e i broccoletti che sono teneri è di 7° o 8°, alcuni mettono a cuocere prima le orechiette e dopo 3° o 4° nella stessa pentola, buttano anche i broccoletti cosi terminano di cuocere insieme.

Altri , cucinano i broccoli a parte, poi a parte le orechiette e si uniscono tutti e due gli ingredienti nella pentola dove abbiamo rosolato le alici.

Saltare un pò il tutto, se necessario unire un pò di olio, un pò dell 'acqua di cottura,
in modo che la pasta non rimanga asciutta. Servire con una spolverata di parmiggino... ma il top è usare il pecorino romano!

Bon appetit! :)

Gallinella " alla maniera dei marinai "


A mia figlia piace molto il pesce... sono andata in pescheria a vedre se c'era qualche bel pesce e ho visto questa gallinella, dall'occhio vispo che più fresco di così non si può...


Avevo letto da qualche parte questo modo di cucinarla "alla maniera dei marinai"... e cioè: "Se la cucinavano appena pescata, in pentola, veloce, veloce, con olio, pomodoro e prezzemolo e se la gustavano inzuppando crostoni di pane nel suo sughetto..."
Questo pesce è buono nelle zuppe , nei sughi.... ma ognuno la può fare come vuole, l'importante è l'occhio vispo!!! :)

Procedimento:

In una pentola antiaderente, mettere tutto a freddo.

Adagiare la gallinella nell' olio, salare, due pezzetti di cipolla, uno spichio d'aglio, un pezzetto di peperoncino, poi unire i pomidorini tagliati a metà, un cucciaio di aceto, un pò di vino bianco, prezzemolo tritato fine.

Per dare al sugetto quel bel colorito, io metto una punta di concentrato di pomodoto.
Far cuocere per circa 20° a pentola coperta.

martedì 31 marzo 2009

Risotto agli asparagi selvatici


Dopo una settimana di pioggia, finalmente ieri è uscito il sole e la giornata era splendida. Nella campagna intorno al mio paese, in questo periodo, si possono raccogliere gli asparagi selvatici. Una volta individuato il bulbo della pianta, da li cresco i nuovi germogli, detti torrioni. Sono piccoli, fini, di sapore più forte e amarognolo rispetto a quelli coltivati e si mangiano con la frittata o nei risotti. Per la prima volta sono andata a raccoglierli, ci vuole un occhio ben allenato per trovarli... ma con la mia tenacia, sono riusita a farne un bel mazzetto..., ovviamente, a fine mattinata, ero piena di lividi, perchè... si trovano sempre vicino ai rovi, ma ero felice perchè finalmente potevo fare il mio risotto


Ingredienti:

80 g riso violone nano o carnarali a persona
1 bicchiere di vino bianco
brodo vevetale sufficente per cuocere il riso
1 scalogno
olio extra vergine di oliva
un pezzetto di burro
una bustina di zafferano (facoltativo... io non l'ho messo)
un bel mazzetto di asparagi selvatici

Preparazione:

Dopo averli tenuti un pò a bagno, togliere la parte più dura e fare a pezzetti le parti più tenere.
Inbiondire parte dello scalogno nell'olio, aggiungere gli asparagi, rosolarli bene, salare, pepare, mettere qualche cucchiaio di brodo e cucinarli per qualche minuto.

Nel frattempo mettere a cuocere il riso come è di consueto. Inbiondire l'altra parte dello scalogno nell'olio, unire il riso , sfumare con un buon bicchiere di vino bianco, (io ho usato il nostro verdicchio locale) e farlo evaporare. Poi far bollire per qualche minuto alcuni gambi di asparagi con un pò del brodo vegetale (qui, chi vuole può sciogliere la bustina di zafferano).

A metà cottura del riso, unire gli asparagi e continuare ad aggiungere altro brodo, facendo attenzione a non farlo scuocere. Lasciare il risotto un pò all'onda, unire un pezzetto di burro e parmiggiano a volontà.


"l'amarogniolo dell'asparago selvatico, si modifica, dando al risotto un gusto particolare, gradevole al palato, sicuramente diverso dall'asparago coltivato ,ma decisamente buono"